Dal 1985, venuto a mancare prematuramente Bruno, l'azienda passa nelle mani di Paolo, allora poco più che ventenne. Lo affiancano la mamma Carla e la sorella Monica e, in seguito, la moglie Enrica.
Paolo, impegnato sia in vigna che in cantina, acquista nuovi terreni e reimpianta parte di quelli esistenti, cercando di individuare i vitigni più adatti da piantare in ciascun vigneto e riducendo le rese. Pone così le basi per realizzare quelli che, oggi, sono i cru più prestigiosi dell’azienda.
Instancabile perfezionista, Paolo interviene anche in cantina: sperimenta differenti tipi di vinificazione, cambia le botti di legno, recupera le vecchie vasche in cemento. Nel corso degli anni, trasforma l’azienda in una delle realtà più dinamiche e significative di un territorio vasto e frastagliato quale è l’Oltrepò Pavese.
Recentemente, grazie al restauro di un vecchio fienile, sono stati realizzati i nuovi uffici, il punto vendita e la sala degustazione.